Biblioteche tra inclusione e promozione della lettura: l’accordo AIB-UNICEF
Pubblicato il 25/09/2025 alle 14:27
L'Associazione italiana biblioteche (AIB) e UNICEF Italia hanno siglato un Protocollo d'Intesa della durata di tre anni per promuovere i diritti di bambini, bambine e adolescenti anche in ambito informativo, educativo e culturale, attraverso attività di lettura messe in campo dalle biblioteche. Questo accordo rappresenta un'opportunità strategica per rafforzare il ruolo di centri di aggregazione culturale – anche delle biblioteche scolastiche – e intensificare gli sforzi nella promozione della lettura tra i giovani.
Biblioteche scolastiche come presidio educativo
Le biblioteche scolastiche si configurano sempre più come centri nevralgici per l'educazione alla lettura e la formazione culturale degli studenti. Come sottolineato dalla Presidente AIB Laura Ballestra, "attraverso le biblioteche, la lettura è un diritto garantito a tutti" e i bibliotecari "assicurano un contrasto concreto alla povertà educativa", evidenziando il ruolo cruciale di questi spazi nell'ecosistema scolastico.
L'integrazione tra biblioteche e programmi nazionali di promozione della lettura può creare sinergie significative. I programmi specifici come “TuttinLibro”, “Nati per Leggere” e “Mamma Lingua” offrono modelli replicabili anche in ambito scolastico, adattando metodologie consolidate alle specifiche esigenze educative.
Il ruolo strategico nell'inclusione
Le biblioteche scolastiche rappresentano al tempo stesso spazi dove la promozione della lettura si intreccia con l'inclusione sociale. Come evidenziato dal Presidente UNICEF Italia Nicola Graziano, "le biblioteche, luoghi aperti e capaci di accogliere, svolgono una funzione strategica sui territori nel creare opportunità educative", principio che assume particolare rilevanza nell'ambiente scolastico multiculturale contemporaneo.
La promozione della lettura attraverso le biblioteche scolastiche diventa strumento di empowerment per adolescenti e supporto nella costruzione dell'identità, aspetti fondamentali del percorso educativo. Questo approccio olistico alla lettura va oltre il semplice apprendimento delle competenze di base, trasformandosi in educazione alla cittadinanza attiva.
Strategie innovative per la promozione della lettura
L'accordo AIB-UNICEF introduce elementi innovativi nella promozione della lettura che possono essere adottati efficacemente dalle biblioteche scolastiche. La collaborazione prevede di organizzare e proporre eventi in occasioni di giornate particolari come la Giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza e mettere in campo politiche per il contrasto alla povertà educativa.
Tecnologia al servizio della biblioteca scolastica
La creazione di reti stabili tra biblioteche scolastiche può amplificare l'impatto della promozione della lettura. Un coordinamento stabile previsto dall'accordo avrà il compito di rinforzare le reti nazionali e progettare iniziative per l'accoglienza, l'inclusione, le pari opportunità, modello applicabile anche alle reti di biblioteche scolastiche territoriali.
La formazione continua di educatori e insegnanti emerge come elemento chiave per il successo delle iniziative di promozione della lettura. Le biblioteche scolastiche possono fungere da centri di formazione permanente, ospitando workshop e seminari per il personale docente.
Prospettive future
L'attenzione particolare ai programmi "Biblioteche amiche delle bambine, dei bambini e degli adolescenti" e "Nati per Leggere", insieme al progetto "Mamma lingua", indica la direzione verso cui orientare lo sviluppo di tutte le biblioteche italiane, tra cui le biblioteche scolastiche. La promozione della lettura deve abbracciare la diversità linguistica e culturale, trasformando le biblioteche scolastiche in ponti tra comunità diverse.
L'integrazione dei principi della Convenzione sui diritti dell'infanzia con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda ONU 2030 offre un quadro di riferimento solido per progettare interventi strutturati di promozione della lettura. Le biblioteche scolastiche possono diventare laboratori di sperimentazione di pratiche innovative, contribuendo significativamente alla costruzione di una società più inclusiva e culturalmente consapevole.