Neuroscienze e promozione della lettura: l’impegno diretto di Bibliogram e Neurexplore

Pubblicato il 13/10/2025 alle 14:00
Lettura e simboli della neuroscienza

La promozione della lettura nelle scuole non è solo una questione di metodo educativo, ma un processo complesso che affonda le sue radici nel funzionamento stesso del nostro cervello. 

È con questa consapevolezza che Bibliogram, in collaborazione con Neurexplore Srl, ha dato vita a video informativi pensati per offrire a genitori e insegnanti strumenti concreti per far scoprire ai giovani il piacere della lettura attraverso le lenti delle neuroscienze.

Perché le neuroscienze sono importanti per incentivare la lettura

A differenza del linguaggio parlato, che si sviluppa naturalmente nei bambini grazie a strutture cerebrali evolutesi nel corso di milioni di anni, la lettura è un'abilità recente nella storia dell'umanità. Comparsa appena 6-7.000 anni fa, la scrittura rappresenta una conquista culturale che richiede un apprendimento volontario e consapevole. Come sottolineato nel primo video della serie, "un bambino che impara a leggere deve ripercorrere in pochi anni un percorso di apprendimento che l'umanità ha impiegato secoli ad attraversare".

Comprendere questa differenza fondamentale è essenziale per chi lavora in ambito scolastico: significa riconoscere che l'apprendimento della lettura non è automatico e che richiede motivazione, esercizio e un ambiente adeguato.

Il ruolo cruciale della motivazione

Le neuroscienze ci insegnano che imparare a leggere ha moltissimo a che fare con la motivazionead imparare. La plasticità neurale, quella straordinaria capacità del cervello di modificarsi e adattarsi, risponde agli stimoli dell'ambiente, alle emozioni e all'esercizio. È qui che le biblioteche scolastiche assumono un ruolo centrale: non sono semplici depositi di libri, ma spazi che possono diventare catalizzatori di curiosità e scoperta.

Le biblioteche scolastiche come laboratori di neuroplasticità

Un ambiente di lettura accogliente e stimolante non è un vezzo estetico, ma una necessità neurobiologica. La serie di video realizzata con Neurexplore sottolinea come la biblioteca scolastica debba diventare "un luogo centrale sia del modo di abitare l'edificio-scuola sia del modo di fare scuola". Questo perché il nostro cervello apprende meglio in contesti che stimolano emozioni positive e curiosità.

Il patrimonio nascosto delle biblioteche

Molte biblioteche scolastiche custodiscono tesori inesplorati, sia tra i libri per l'infanzia e l'adolescenza, sia tra quelli destinati agli insegnanti. Conoscere questo patrimonio librario è un compito fondamentale di ogni educatore e può trasformarsi in un'avventura affascinante che, a sua volta, ispira gli studenti.

Una prospettiva scientifica per risultati concreti

L'approccio neuroscientifico alla promozione della lettura non è teorico o astratto: ci offre strumenti concreti per comprendere come funziona l'apprendimento, quali ostacoli possono presentarsi (come nelle dislessie, dove specifiche vie di lettura possono essere compromesse) e come possiamo favorire lo sviluppo di abitudini di lettura sane e durature.

Leggere ci cambia letteralmente: modifica le nostre connessioni neurali, amplia i nostri orizzonti cognitivi e apre infinite possibilità di crescita personale e professionale.