La Future Library di Oslo come esempio per le nostre scuole
Pubblicato il 01/11/2024 alle 15:17Le biblioteche scolastiche hanno da sempre svolto un ruolo fondamentale nell'educazione, fungendo da centri di apprendimento e scoperta. Con l'evoluzione dei metodi educativi, queste istituzioni stanno cercando nuovi modi per coinvolgere gli studenti e stimolare la loro curiosità. Un esempio ispiratore di innovazione e visione a lungo termine è quello della Future Library di Oslo.
Cos'è la Future Library di Oslo
La Future Library rappresenta un unicum nel suo genere, ideato dall'artista Katie Paterson. Questo progetto mira a connettere generazioni distanti nel tempo attraverso la letteratura. Ogni anno, a partire dal 2014 e fino al 2114, un autore internazionale contribuisce con un manoscritto inedito che verrà custodito senza essere letto per 100 anni. Questi manoscritti saranno stampati su carta ottenuta dagli abeti rossi piantati appositamente nella foresta di Nordmarka, a Oslo.
Il cuore della Future Library è la Silent Room, situata nella Oslo Public Library, uno spazio evocativo, con pareti curve rivestite in legno, dotato di cassetti in vetro che custodiscono i manoscritti, simili a reliquiari. Ogni anno, dopo una cerimonia nei boschi di Nordmarka, un nuovo manoscritto viene aggiunto alla collezione, sottolineando un patto di fiducia intergenerazionale: un dono dagli scrittori di oggi ai lettori di domani.
Il ruolo attivo delle biblioteche scolastiche
La Future Library offre un esempio di come le biblioteche possano diventare custodi di idee e di confronto da oggi al futuro. Le nostre biblioteche scolastiche, grazie all’impegno degli insegnanti-bibliotecari, possono trarre ispirazione da questo progetto per promuovere un ruolo attivo nell'educazione degli studenti. Un modo innovativo per farlo è proporre esperimenti in grado di coinvolgere gli alunni delle scuole primarie e secondarie in progetti a medio/lungo termine.
Ad esempio, gli studenti di prima media potrebbero essere invitati a sviluppare un elaborato di gruppo su temi come la tutela dell'ambiente o i valori importanti per la loro età. Questi elaborati verrebbero custoditi in biblioteca e riaperti quando gli stessi studenti frequenteranno la terza media. Ciò permetterebbe loro di riflettere su come sono cambiati, sia personalmente che all’interno del contesto sociale. Un simile approccio potrebbe essere adottato per gli alunni del primo o del terzo anno delle scuole secondarie di secondo livello.
Un modello di crescita personale e sociale
In conclusione, la Future Library di Oslo non è solo un progetto artistico, ma un esempio di come le istituzioni culturali possono assumere un ruolo dinamico nell'educazione e nella società. Le biblioteche scolastiche, ispirandosi a questo modello, hanno l'opportunità di reinventarsi come custodi di idee e agenti di cambiamento, preparando gli studenti non solo ad affrontare il presente, ma anche a costruire una memoria collettiva e di crescita, promuovendo al contempo valori di responsabilità.
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