Promozione della lettura, Schettini: leggere è una pausa positiva per la mente dei ragazzi

Pubblicato il 10/12/2025 alle 19:52
Vincenzo Schettini mani cuore

Nel suo recente intervento per il decennale di Io Leggo Perché, Vincenzo Schettini – professore, divulgatore e volto amatissimo dagli studenti grazie al suo format “la fisica che ci piace”– offre una riflessione particolarmente interessante: leggere significa concedersi una pausa. Una pausa dalla velocità dei social, dal sovraccarico digitale, dall’immediatezza che non lascia spazio alla riflessione e tutto questo è molto importante soprattutto per bambini e ragazzi in età scolare.

Schettini paragona il libro alla musica: proprio come nelle composizioni, sono le pause a dare ritmo e profondità. Allo stesso modo, durante la lettura i ragazzi possono fermarsi, assaporare un passaggio, tornare indietro, riflettere. Questo “respiro mentale” permette di sviluppare capacità critiche e una relazione più sana con i contenuti.

Nel mondo digitale, sottolinea il professore, questa possibilità si perde: scorriamo, consumiamo, non assimiliamo. Il libro, invece, obbliga a rallentare. Ed è proprio in questa lentezza che nasce la crescita personale.

L’iniziativa Io Leggo Perché e il sostegno alle scuole

In questo quadro si inserisce Io Leggo Perché, la grande iniziativa nazionale che da anni sostiene la promozione della lettura e il potenziamento delle biblioteche scolastiche. Il progetto permette a famiglie, cittadini e lettori di donare libri alle scuole tramite le librerie gemellate, mentre gli editori contribuiscono con ulteriori donazioni.

Nel tempo, la campagna ha permesso di arricchire le biblioteche con milioni di volumi, spesso diventando la principale – se non unica – fonte di rinnovamento per gli istituti. Senza un patrimonio librario aggiornato e accessibile, infatti, la promozione della lettura rischia di restare un obiettivo astratto.

Grazie all’iniziativa, le scuole possono invece offrire ai ragazzi libri contemporanei, generi diversi, romanzi, saggi, graphic novel e testi che parlano al presente, alla loro età e ai loro interessi.

Biblioteche scolastiche: il cuore della promozione della lettura

Le biblioteche scolastiche non sono solo “stanze dei libri”, ma veri presìdi educativi. Rappresentano spazi in cui leggere smette di essere un obbligo e diventa un’esperienza di scoperta. La loro funzione nella promozione della lettura è cruciale, soprattutto nell’età evolutiva.

Perché è importante il ruolo delle biblioteche scolastiche?

  • Garantiscono pari opportunità: non tutti i bambini possono acquistare libri; la biblioteca permette a tutti di accedere alla lettura gratuitamente.
  • Creano comunità: gruppi di lettura, attività tra pari, presentazioni, laboratori rendono il libro un’esperienza condivisa.
  • Sviluppano autonomia: i ragazzi imparano a scegliere cosa leggere, seguendo la propria curiosità e le proprie passioni.
  • Educano alla concentrazione: in un mondo di stimoli rapidissimi, la biblioteca offre un contesto di calma e immersione.
  • Aiutano i docenti: diventano un supporto alla didattica, un ambiente informale in cui i ragazzi si avvicinano spontaneamente ai testi.

Una biblioteca viva e frequentata rafforza ciò che Schettini ricorda: leggere è un momento di libertà mentale, un rallentamento consapevole, un modo per imparare a pensare.

Coltivare il tempo della mente

La lettura, per Schettini, è una pausa costruttiva: un tempo che i ragazzi dedicano a se stessi, alla propria crescita interiore e al proprio silenzio. La promozione della lettura passa quindi attraverso azioni concrete ma, soprattutto, tramite biblioteche scolastiche attive, moderne e accoglienti.

Investire in questi spazi significa investire nella mente dei ragazzi: offrirgli un luogo in cui possono rallentare, immaginare, comprendere e diventare cittadini più consapevoli.